Ex DSA ora con sostegno: quale PEI?

Sono un'insegnante di sostegno di una scuola superiore di 2° grado e mi è stato assegnato uno studente che negli anni scorsi era certificato come DSA. Quest’anno gli è stato assegnato il sostegno con la seguente diagnosi: “Funzionamento cognitivo borderline (Q01). Disturbo specifico degli apprendimenti di scrittura e calcolo F81.1- F 81.2." 
Nella compilazione del PEI, con una simile diagnosi, devo considerare obbligatoriamente misure e strumenti validi per un alunno con DSA (es. esonero dalla prova scritta nelle lingue straniere)?

Non c’è nulla di obbligatorio.
Un quadro clinico di questo tipo è simile a quello dei DSA per cui molte delle strategie e personalizzazione che si attivano di solito con loro vanno bene anche in questo caso.
È possibile anche la dispensa dalle prove scritte perché di fatto rientra nel più generale concetto di prove equipollenti, sempre ammesse per gli studenti con disabilità. Ricordiamo infatti che per gli alunni con DSA, in caso di dispensa, c’è l’obbligo di sostituire le prove scritte con prove orali alternative idonee a valutare l’acquisizione di analoghe competenze ossia, di fatto, prove equipollenti (DM 5669/2011).
Se effettivamente le prove scritte di lingua straniera rappresentano un ostacolo insormontabile, potete intervenire in questo modo ma se il problema non sussiste, o è facilmente superabile con modeste personalizzazioni sui criteri o metodi di valutazione, tanto meglio.

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Inserimento: 14 Luglio 2021

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