Tutti i disabili nel loro pulmino

Ho un figlio di 9 anni asperger con plusdotazione intellettiva, disgrafia, con 104 con comma 3, probabilmente per comorbidità. Quest'anno ho pensato di usufruire del servizio di trasporto scolastico e ho chiamato in comune per informazioni ma appena hanno sentito che mio figlio ha una 104 si sono irrigiditi dicendo che per regolamento "gli handicap (!) vanno nel pulmino dei disabili tutti insieme". A parte la maniera squallida di esprimersi che tralascio, mi chiedo, che senso ha dividere i bambini solo perché fra loro ci possono essere bimbi con problemi di apprendimento o altre disabilità lievi. Che tipo di inclusione si vuole ottenere, in questo modo? Ma io ingenuamente credevo che quel pulmino lo utilizzassero i bambini con ridotta mobilità, perché ci sono pedane e quant'altro, non che fosse un contenitore su ruote dove mettere tutto ciò che possiede in sé una "atipicità". La mia domanda è: esiste una legge nazionale, qualcosa, che obblighi i comuni a comportarsi in questo modo?

Non esiste nessuna legge del genere. Probabilmente il comune vuole tutelarsi perché, oltre alle pedane e alle altre attrezzature, in questi pulmini “speciali” di sicuro c’è anche un accompagnatore che in certe situazioni può effettivamente essere necessario.

Ma concordo con lei sul fatto che una gestione così rigida è inaccettabile, e non si può costringere le famiglie a scegliere tra la rinuncia del servizio o un sistema di trasporto che metterebbe come minimo in grave imbarazzo il bambino.

Una volta chiarito che suo figlio non ha bisogno di attrezzature particolari per l’accesso né di assistenza, non c’è motivo che gli venga impedito di salire sul pulmino dei compagni in quanto disabile.

Questo è evidentemente un caso di discriminazione diretta secondo la legge 67 del 2006 art. 2 c. 2: «Si  ha  discriminazione  diretta quando, per motivi connessi alla disabilità,  una  persona  è trattata meno favorevolmente di quanto sia,  sia  stata  o  sarebbe  trattata  una  persona  non disabile in situazione analoga.»

Consiglio una richiesta scritta, specificando che il bambino non ha nessun bisogno di assistenza e può benissimo fruire del servizio ordinario.

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Inserimento: 27 Agosto 2021 Ultimo aggiornamento: 10 Aprile 2022

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