Come faccio a far capire al collega che il debito che lui vuole attribuire all'allieva per punizione creerebbe non pochi danni psicologici? Ho spiegato la situazione in tutti i modi ma dall'altro lato non si vuol sentire.
Se il collega ha messo in atto quanto concordato nel PEI, ma i risultati rimangono insufficienti, ha diritto a esprimere la sua valutazione negativa anche se dovrebbe secondo me riflettere su quel “non mostra alcun interesse”: per un insegnante la motivazione è sempre un obiettivo su cui impegnarsi, non un dato di fatto di cui semplicemente prendere atto.
Non necessariamente il debito deve essere vissuto come una punizione: può avere ricadute positive in termini di responsabilizzazione e crescita. Anche una promozione immeritata, solo in quanto disabile, può procurare dei danni.
Dipende molto da come la faccenda viene gestito dagli adulti.
La situazione va in ogni caso affrontata collegialmente da tutto il consiglio di classe.