Uso di un microinfusore insulinico a scuola

Quest'anno nella nostra scuola è stato inserito un alunno con diabete mellito di tipo 1. L'alunno, seguito anche da un'insegnante di sostegno, ha un microinfusore insulinico che facilita la gestione degli sbalzi glicemici. I genitori, mediante ulteriori dispositivi, monitorano costantemente da lontano, l'apparecchio. Quotidianamente, prima della merenda, é necessario effettuare il bolo e, in caso di una elevata glicemia, deve essere eseguito un bolo correttivo. Le chiedo, quale dovrebbe essere la figura preposta a svolgere tali azioni, considerando che il bambino non è autonomo? La scuola può considerare il microinfusore come salvavita quindi chiedere, su base volontaria, al personale docente e ata di poter provvedere a tali operazioni? Oltre alla tutela dell'alunno, quale legge può tutelare i docenti che eventualmente si rendono disponibili? 

Nessuna norma definisce nel dettaglio le responsabità di queste procedure: l’unico dato certo è che il minore ha diritto di essere accolto a scuola in sicurezza.
Per decidere chi deve svolgere le varie operazioni il dirigente deve coinvolgere i sanitari e definire assieme come procedere. Può essere che possa farlo qualcuno della scuola, adeguatamente formato, e in questo caso va individuato e preparato, definendo anche cosa fare in caso di eventuali assenze o imprevisti. Se invece serve personale infermieristico, qualcuno si deve dare da fare per fornirlo.
Se tutto viene organizzato correttamente, tutti gli operatori sono ben tutelati anche dal punto di vista delle responsabilità. I problemi piuttosto nascono quando si improvvisano le soluzioni, ed è questo che va in ogni caso evitato.

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Inserimento: 7 Agosto 2021

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