Perché sono così poco diffusi i progetti individuali?

Scrivo in relazione al Progetto Individuale ex lege 328/2000. Come insegnante di sostegno seguo un alunno con disabilità ad alta intensità di supporto, art. 3 comma 3 della 104, per il quale potrebbe risultare utile avere un'assistenza che vada al di là del servizio legato alla scuola. Faccio un esempio: per queste vacanze Pasquali, l'educatrice si era resa disponibile a seguire a distanza l'alunno per incoraggiamento nei compiti ed altre attività educative, la famiglia lo desiderava, ma il comune ha vietato che il servizio venisse svolto a scuole chiuse. Ma vengo al punto: ho chiesto alla neuropsichiatra di riferimento della nostra UONPIA quanti Progetti Individuali fossero stati predisposti per alunni della zona, ma la dottoressa non aveva mai sentito parlare del P.I. La famiglia, che dovrebbe fare la richiesta all'ente locale , è ugualmente all'oscuro dell'esistenza di questo strumento. E' il caso che io li incoraggi a presentare domanda? Non rischio di creare aspettative, obbligando magari la famiglia a degli adempimenti burocratici onerosi, per poi non avere nulla? Perché, davvero, mi pesa non avere alcuna notizia di Progetti Individuali in atto nella mia zona.