Alunno fuori dalla classe e responsabilità

Quando un alunno con disabilità si trova fuori dalla classe con la sua assistente ad personam perché si rifiuta di restarci, come si ritiene attribuita la responsabilità di ciò che accade al ragazzo? Nella fattispecie, se compie gesti avventati e si fa del male o fugge dalla scuola, la colpa è da attribuire anche all’insegnante di classe, in quel momento all’oscuro degli accadimenti?

Chi paga i danni?

Mio figlio frequenta il primo anno della scuola Primaria, è certificato con Legge 104 art 3 comma 3 per ritardo psicomotorio medio. Recentemente ha rotto due oggetti all'interno della scuola (non di altri bambini ma proprio della scuola) e ci hanno chiesto di pagare i danni da lui provocati. È corretto?

Responsabilità del docente e dell’assistente

Alcune colleghe mi hanno posto un quesito. Alunno seguito dalla figura AEC. Se un giorno il bambino è in preda a forti crisi di comportamenti aggressivi e, per questo motivo viene portato fuori dall'aula per essere contenuto, nel caso in cui si fa male, di chi è la responsabilità? Dell'AEC che in quel momento è con il bambino o dell'insegnante che si trova in classe con il gruppo classe?

In una fase di rabbia strappa uno Scottex

Un bambino con 104 art 3 comma 3 che in una fase di rabbia strappa uno scottex a scuola e la maestra chiede ai genitori di riportarlo perché è un comportamento poco idoneo (scritto sul diario) in questo caso i genitori che devono fare? Acconsentire o no a tale richiesta?

Durante gli episodi di rabbia manifesta una violenza “cieca”

Alunno di quinta primaria, con disturbo del comportamento, oppositivo e quadro clinico psichico compromesso, certificato grave, ha diritto al sostegno per 22 ore. L'aggressività è parzialmente contenuta con l'assunzione di un farmaco, ma è un bambino più grande d'età rispetto ai compagni e ha una costituzione fisica decisamente forte e robusta.Durante gli episodi di rabbia, il bambino manifesta una violenza "cieca" e prende a calci e pugni i compagni. In quei momenti, anche adottando un tono di voce rassicurante, fermo e calmo, il bambino "non sente" fino a che la rabbia non si sfoga.L'insegnante di sostegno, anche qualora volesse intervenire, ha una costituzione magra, ovvero non è in grado di contenere fisicamente questi episodi.Le domande sono queste:1) vista l'impossibilità fisica dell'insegnante di intervenire, c'è una legge che tutela l'insegnante?2) nel caso in cui l'alunno ferisse se stesso o gli altri compagni, quale responsabilità ha l'insegnante?3) è possibile che l'insegnante chieda al dirigente di essere assegnato ad altro posto perché materialmente incapace di gestire la situazione?